Andrò
a visitare la ex Manifattura Tabacchi nella positiva visita che il Comune ha
concesso prima del restauro. Quanti ricordi! Lucca era diversa 50 anni fa,
quando giovane Socialista andavo a distribuire i volantini ciclostilati alle
centinaia di sigaraie che uscivano nel pomeriggio. Poi si passava dalla Cantoni
dove lavoravano oltre 3.000 operai e tutto intorno trovavamo fabbrichette di
Cucirini o di indotto. Se andavi a Capannori un fiorire di zoccolai, che davano
lavoro a migliaia di persone. Un mondo che negli ultimi trent’anni è scomparso,
insieme alla maggior parte della piccola industria manifatturiera che sfamava la
Lucchesia. E’ andato avanti il Cartario, con grandi concentrazioni, spesso
straniere, una industria positiva ma da un basso rapporto fatturato dipendenti,
qualche importante azienda metalmeccanica, alcune medie aziende che vivono
grazie a produzioni innovative frutto della fantasia e dell’ingegno lucchese, un
po’ di food e poco altro di più. La novità più grande in termini di lavoro e
ricchezza di questi ultimi anni è data dallo sviluppo del turismo, soprattutto
estero che ha determinato la nascita di molte piccole aziende ricettive, tanti
posti di lavoro, l’espandere del commercio e della ristorazione che si reggono ormai sui turisti. La domanda è:
qualcuno lo sa che cosa quale sarà il futuro di Lucca? C’è partito politico che
sta pensando a quale sviluppo per i prossimi 25 anni? Cosa faranno i nostri
nipoti per lavorare e vivere? Un Sindaco oculato dovrebbe porsi questa domanda e
presentare il suo “domani” di Lucca perché sia discusso. Cosa spera il PD
lucchese in versione arcaico-comunista, che torni la Cantoni? Che riapra la
Manifattura? Che l’agricoltura lucchese, pregevole in ortofrutta, vino e olio, diventi
significativa in termini di numeri? Quale sviluppo intende perseguire questa
Giunta?
Si
abbia il coraggio di aprire questo dibattito sul futuro di Lucca. Ci sono forze
pensanti: Categorie economiche, Fondazione Bancarie, Camera di Commercio,
Promopa, Alti studi, Campus. Io credo
che Turismo, Commercio, terziario tutto, se ben seguito e programmato possa essere la risposta per almeno il 50%
dello sviluppo dei prossimi anni ma solo se vi investiamo e lo curiamo. Altri
potranno avere altre idee, parliamone perchè non possiamo lasciare tutto al
caso, perché da questa crisi si uscirà
diversi, ma migliori, solo se sapremo dove vogliamo andare. Dobbiamo prendere
atto della distruzione di una parte considerevole del tessuto produttivo su cui
si fondava la nostra economia con un regredire repentino e violento del nostro
tenore di vita, che sta distruggendo il ceto medio e sopratutto le prospettive
di vita dei giovani. Una trasformazione globale è in atto, che va seguita e
indirizzata verso il lavoro e la crescita
Il tempo stringe per una riflessione seria su quale sviluppo vogliamo per
la città e per i lucchesi e in questo quadro, anche cosa vogliamo che sia il
nostro centro storico.
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