Questo mese di febbraio sarà determinante per noi di Italia Viva.
Il giorno 24 febbraio + Europa deciderà nel suo Consiglio
Nazionale se fare liste elettorali per le europee: da soli, o con tutti quelli
che stanno per gli “Stati Uniti d’Europa” o con Azione di Calenda che è l’opzione
del Presidente Pizzarotti.
Lo stesso giorno (che combinazione) l’Assemblea generale di
LDE, deciderà sullo stesso tema. Liste da soli, con tutti o scegliendo fra
Azione, Italia Viva e + Europa.
La scelta che farà + Europa è maggiormente determinante
essendo loro accreditati dai sondaggi al 2,5% che renderebbe certo il
raggiungimento del 4%.
Anche la scelta di LDE è importante ma più sul versante politico
e mediatico che sui voti in quanto il peso elettorale di LDE non è quantificabile
non facente parte dei sondaggi.
E’ evidente che da queste scelte dipende molto per Matteo e
per noi tutti.
Se le scelte saranno per liste unitarie con chi ci sta si
apriranno enormi prospettive positive, se la scelta fosse solo su Azione ci
troveremmo soli in una battaglia molto dura.
Matteo Renzi ha scelto questo mese per presentare il suo
libro e “occupare” la scena politica nazionale per dare forza alla nostra
proposta.
Dobbiamo sostenerlo e impegnarci per la presentazione di
questo libro, questa deve essere la priorità e stasera mi aspetto novità su
questo.
A livello locale dobbiamo privilegiare in queste due settimane
posizioni unitarie al centro per ammorbidire dal basso le spigolosità che
esistono fra i gruppi dirigenti nazionali. Anche la posizione di Pizzarotti discende
da pregresse incomprensioni.
L’elezione europea è la priorità, la sopravvivenza e su
questo dobbiamo concentrare i nostri sforzi con due considerazioni “oggettive”:
lo spazio elettorale per superare il 4% soprattutto se rimaniamo da soli vede,
due campi prioritari da arare, uno a destra e uno a sinistra.
A destra dobbiamo conquistare l’elettorato liberale che votava
Forza Italia attratto dal buon Silvio. Più dimostriamo che Forza Italia è appiattita
su posizioni meloniane oltranziste e antieuropee più apriamo spazi per noi.
A sinistra ugualmente più inchiodiamo il PD a sinistra,
appiattito sui grillini, più l’elettorato riformista sarà orientato a votare
Italia Viva.
Matteo lo sta facendo benissimo, da un lato attacca Tajani
per la sua sudditanza alla Giorgia e dall’altro la Schlein per la sua
sudditanza a Conte, rinfacciando ai riformisti rimasti nel PD la loro
incoerenza e la loro impalpabilità.
Per tutto questo credo che sarebbe un errore non aspettare il
24 febbraio per decidere le alleanze elettorali locali, due settimane, quando
tutto è ancora aperto anche Firenze, la cui soluzione influenzerà per forza
tutta la toscana.
Dobbiamo ora privilegiare la presentazione del libro di
Matteo e l’elezione europea e non prendere decisioni affrettate che magari poi
ci toccherà modificare a secondo di come finirà la partita nazionale e fiorentina.
La furia è solo del PD che cerca subdolamente di far passare in
periferia quel “campo largo” che Matteo sta combattendo con accanimento e che
dovrà sparire se, come tutti noi ci auguriamo, il 24 febbraio ci saranno decisioni
per un “Centro” e una lista unitaria Renew Europe.
Se ci sarà questa lista unitaria Renew Europe ci sarà una
battaglia a sinistra e a destra epocale che offuscherà e metterà in secondo
piano ogni altra opzione.
Quindi calma e gesso non diamo segnali sbagliati in questo
momento così delicato…dopo il 24 possiamo decidere tutti insieme, unitariamente,
con una situazione più chiara e definita.
Francesco
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