Mario è un caro amico, presentatomi tanti anni fa, dal compianto Vincenzo Placido, socialista da sempre, come me.
Ha attivamente portato avanti con noi il Comitato Nazionale
di Marcello Pera, per il SI al Referendum Costituzionale proposto da Matteo
Renzi, rimpianto ora da tutti.
Si è attivato, con noi del Terzo Polo, Italia Viva, Azione e
+Europa nel cercare di portare Giorgio del Ghingaro a Sindaco di Lucca, quando
il centro destra lo aveva emarginato come candidato, facendo lui stesso un generoso
passo indietro.
Era il nostro civico candidato ideale a Sindaco, dopo la
rinuncia di Del Ghingaro, ma il sostegno tardivo, ma esplicito della destra, ha
indotto la nostra dirigenza nazionale a stoppare l’accordo che noi a Lucca, volevamo
fortemente con lui.
Anche per il ballottaggio, le “ragioni romane” di Italia Viva
ma ancor più di Azione, ci hanno impedito l’accordo, che Alberto Veronesi, voleva
fare e ha fatto.
Come presentatore, assieme a Alessandro Remaschi, della lista del Terzo Polo non ho dato la mia firma per l’apparentamento con Mario Pardini, ubbidendo ai miei dirigenti nazionali.
Non rimpiango questa mia decisione che
reputo allora opportuna.
Quando si è iscritti ad un partito, si obbedisce agli ordini
che vengono dall’alto o si esce da partito e francamente valuto il disegno
politico che Matteo Renzi sta portando avanti in Italia, così importante da
dover accettare serenamente decisioni, a volte spiacevoli.
Ho un'unica osservazione da fare e che faremo d’ora in avanti
in tutte le sedi: se crediamo veramente al nuovo terzo Polo, Riformista e
Liberale occorre liberarsi di vecchie incrostazioni leniniste.
I nostri alleati sono al centro, a destra e a sinistra
abbiamo tutti avversari, da convertire alle nostre idee e, solo a volte, in
particolari situazioni, possibili alleati per qualche tempo, siano essi di
Meloni, Salvini, Letta o Bersani.
Sulle alleanze dobbiamo valutare le idee, i programmi, le persone,
le capacità, la serietà, non rimanere attaccati a steccati divisori di quasi
ottant’anni fa.
Se non operiamo d’ora in avanti così, non saremo mai il
centro, ma solo una vecchia e stantia edizione di un arcaico centro-sinistra,
che non esiste più.
Sono profondamente convinto che Mario Pardini, sarà un ottimo
Sindaco e noi, fuori dalla sua maggioranza, dovremo cercare di dare una grande
mano perché il disegno di discontinuità e cambiamento di Lucca, fortemente
condiviso, sia realizzato il prima possibile.
Ci batteremo perché Italia Viva faccia una opposizione diversa
dalla sinistra, molto costruttiva, propositiva, di sostegno a tutte le
iniziative di cambiamento che il nuovo Sindaco porterà avanti e che fanno parte,
in molti casi, di convergenti idee preelettorali.
Cercheremo di rafforzare il Terzo Polo Riformista e Liberale
per allargarlo alle vecchie e nuove realtà che si stanno muovendo al centro
dello schieramento politico nazionale e locale, ricercando sponde con donne e uomini del cambiamento come Giorgio del
Ghingaro, Ludovica Giorgi, Donatella Buonriposi, Francesco Poggi e molti altri
presenti, sul nostro territorio.
Quello che è certo che a Lucca si chiude un ciclo di
arrogante potere PD, di vetero cattocomunismo, di oscurantismo politico che ha
prostrato, per anni, sul piano culturale e decisionale, una grande città come
Lucca.
Il civico Mario Pardini è l’occasione di una grande cambiamento per la città ma anche nella politica lucchese.
Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva.
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