Per
la Mobilità occorre una politica nuova e pensata di lunga prospettiva che
sappia coniugare la situazione della Viabilità attuale, assolutamente carente,
con il disegno di lunga programmazione della nuova viabilità da realizzare.
Un
disegno di mobilità che partendo dal presente si snodi per la nuova viabilità e
sopratutto alle nuove circonvallazioni di Lucca, ma anche sull'integrazione con
un trasporto veloce su ferrovia, integrando la rete esistente, poco frequentata
sopratutto nel tratto Lucca-Borgo a Mozzano.
La
Mobilità attuale legata solo ad un trasporto pubblico su gomma, in una
situazione urbanistica ormai consolidata che vede un centro storico centrale
irradiarsi a stella verso frazioni e paesi, rende difficile immaginare un
futuro possibile, con una crescita esponenziale del traffico privato.
Per
questo i Riformisti di Lucca propongono:
·
Una
ristrutturazione del servizio pubblico su gomma per i collegamenti a lungo
raggio delle frazioni e dei paesi
·
La
realizzazione di un trasporto a breve raggio con i cosiddetti "petit
train" a trazione elettrica, che, come ad Avignone, cittadina francese con
molte somiglianze con Lucca, favorisca una mobilità fra i parcheggi esterni
alla circonvallazione e alle tagliate, con il centro storico e le Mura Urbane,
come già illustrato alla Scheda n. 2 parte seconda.
·
La
individuazione di uno stretto collegamento con le vecchie stazioni sulle
ferrovie esistenti per la realizzazione di un collegamento veloce su rotaia
tipo piccola metropolitana di superficie, senza conducente, completamente
automatizzata, per un risparmio sui costi.
Le
grandi e medie città hanno quasi tutte operato per un ritorno ad un servizio
pubblico su rotaia, meno inquinante e in condizioni di creare sulle grandi
direttrici di viabilità, un trasporto pubblico in condizioni di velocità e
sicurezza di transito superiori al trasporto privato e quindi da preferire.
Lucca
aveva e ha smantellato con cecità, nel dopoguerra, un rete di tranvia
eccezionalmente efficace che univa le principali direttrici a stella verso la
città. Da Pescia, da Maggiano, da Ponte a Moriano, da Santa Maria del Giudice
verso Lucca.
Questa
strada, come prospettiva di lungo periodo, andrà ripresa e occorrerà prevedere
la creazione di una nuova rete tranviaria dai paesi più lontani verso il centro
storico.
Come
già evidenziato in una della Schede precedenti, una prima sperimentazione
dovrebbe essere realizzata in collaborazione con le Ferrovie regionali, creando
sulla strada ferrata Lucca Aulla, nel tratto fra Lucca e Borgo a Mozzano, un
servizio di metropolitana veloce, per i collegamenti fra il Piaggione, Ponte a
Moriano, San Pietro a Vico, Acquacalda, con Lucca, riaprendo le vecchie
Stazioni della tratta, arricchite da nuovi parcheggi scambiatori.
Il
raddoppio della Ferrovia fra Pistoia e Lucca e nel futuro con Viareggio e Pisa,
potrebbe dare la prospettiva del secondo collegamento veloce con treni leggeri
tipo metropolitana di superficie, fra Altopascio e Lucca, con la valorizzazione
di tutte le stazioni intermedie della Piana, Montecarlo, Porcari, Paganico,
Tassignano, ed una nuova in zona Arancio e poi fra Lucca e la stazione di
Balbano con la valorizzazione delle stazioni di Castiglioncello-Nozzano,
Cerasomma, Montuolo, Sant'Angelo e una nuova in zona Sant'Anna-via Enaudi.
Piccoli
treni, come da foto, che transitano avanti e indietro, a cadenza frequente,
integrati con il normale trafficico ferroviario.
Più
difficile rimarrà il collegamento verso sud, Santa Maria del Giudice per la
situazione della viabilità esistente che non vede nuove prospettive di
sviluppo, anche se si potrebbe ipotizzare, un collegamento su rotaia fra
S.Michele in Escheto e Lucca, sulla nuova bretellina già realizzata.
L'importante
è avere un quadro completo di prospettiva per una Mobilità del Comune collegata
con i Comuni vicini, su cui lavorare con interventi immediati sul breve ma
anche iniziare quelli di lungo periodo.
francesco
colucci x riformisti lucca
Nessun commento:
Posta un commento